Estonia

L’ Estonia è il più settentrinale dei paesi baltici. La capitale è Tallinn (400.000 abitanti ). Secondo un censimento del 2000, risulta essere uno dei paesi meno religiosi al mondo: circa il 76% della popolazione afferma di non appartenere a nessun credo religioso. È stata protagonista di una crescita economica dal 2010, grazie alla ripresa della domanda estera e delle esportazioni verso i suoi principali partner commerciali scandinavi, Svezia e Finlandia.


Le Nazioni Unite indicano il suo indice di sviluppo umano, stimato nel 2010, come “Molto Alto” (34º) e si è anche classificata ad un livello alto per libertà di stampa, libertà economica, la democrazia e la libertà politica e nell’istruzione.
Il paese è uno dei primi al mondo per innovazione, diffusione ed utilizzo delle nuove tecnologie, come Internet e l’e-commerce, tanto da guadagnarsi il soprannome di e-Stonia. Sul territorio sono presenti circa 1.140 punti Wi-Fi.

I cattolici sono una minoranza molto piccola (circa lo 0,4%),distribuiti in 9 parrocchie. Una di queste è la cattedrale dei SS. Pietro e Paolo a Tallinn. Inoltre, da pochi anni si sono costituite tre “MIssio ad Gentes” per la nuova evangelizzazione nelle aree secolarizzate del paese.

Pur essendo una nazione relativamente piccola ( circa 1.320.000 abitanti ), l’ Estonia presenta non pochi problemi sociali che ci spingono a portare una parola di amore e di salvezza. Nella famiglia è molto alta la percentuale di separazione dei genitori. Un numero elevatissimo di suicidi all’ anno e la morte per alcolismo e overdose o da incidenti conseguenti all’uso di alcolici e di stupefacenti, sono dati che non si possono ignorare. Così come le preoccupanti statistiche della SEYLE (Saving and Empowering young lives in Europe ) dalle quali risulta in aumento il numero di giovani estoni (tra i 14 e i 15 anni ) che desiderano uccidersi e che hanno praticato almeno una volta azioni di autolesionismo. Questo popolo poi porta le ferite del dominio sovietico e di altri paesi stranieri lungo i secoli.